Synopsis
Su Aurus, un tempo, vi era un uomo. Un uomo che in vita era stato in grado di cambiare le sorti del suo mondo, di plasmare il corso degli eventi con le sue azioni. Ricordo com’è vissuto, ricordo com’è morto. Ricordo che fu l’allievo prediletto di Ezekyel, con il quale diede origine al grande sogno di pace che fu Aurora, un sogno che fu infranto dalla brama di potere di chi Ezekyel aveva seguito per puro opportunismo. Dorian Curze, questo era il suo nome.
Ma Dorian non poteva sapere ciò che oltre la morte lo aspettava.
Non ciò che i falsi predicatori millantavano esserci, non una distinzione tra bene e male, ma un mondo dove la pace per i morti non è contemplata, dove le anime dei caduti sono la base che nutre un sistema creato sin dalla notte dei tempi.
Executio, creature immortali, mietitori di anime per i loro signori, nulla possono i viventi se non sottostare a quelle invisibili leggi che da sempre assoggettano il mondo, sin da quando gli Antichi Dei imbrigliarono il potere della Morte per controllare Aurus, il potere di Angorn.
Ma Dorian Curze ancora non sapeva. Non sapeva che sarebbe stato costretto a tornare a combattere, persino da morto. Ricordo bene il momento in cui persino gli Antichi Dei ebbero paura, in cui il dubbio si insinuò nei loro cuori, quel dubbio che urlava nei loro animi che persino la morte può morire.